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giovedì, luglio 28, 2005

Montagne, check up del COBAT per verificarne le condizioni di salute


Montagne, check up del COBAT per verificarne le condizioni di salute


Qual è lo stato di salute del Terminillo e della montagna italiana? E’ quello che si propone di accertare il 2° Mountain Tour che dopo il successo dell’edizione 2004, anche quest’anno il COBAT, Consorzio Obbligatorio Batterie Esauste ha promosso in collaborazione con il settimanale Panorama, con l’obiettivo di capire quanto è ”sostenibile” l’offerta turistica della località montana italiana e quali sono i progetti per un futuro più verde.

Dunque COBAT e Panorama insieme a docenti universitario ed esperti di montagna per stilare il rapporto sullo stato di salute delle località montane.
Rispetto della natura, aria più pulita e tutela delle risorse ambientali: questi gli obiettivi che si ripropongono nella seconda edizione del Mountain Tour, occasione importante per capire se la montagna corrisponde davvero alle attese dell’immaginario collettivo, come afferma il professor Franco Brevini, direttore scientifico del tour.

Per il 2° Mountain Tour sono previste 11 tappe: Terminillo, Abetone, Salice d’Ulzio, Alagna, Livigno, Ponte di Legno, Chiesa Valmalenco, Cervinia, Selva di Valgardena, Moena e Val di Fassa, Orgosolo e Supramonte.

Una serie di indicatori scientifici fornirà le caratteristiche di ciascuna area, le variabili sociali, economiche e ambientali (rifiuti, acque potabili, problematiche energetiche, suolo e mobilità).

I risultati saranno pubblicati su Panorama dal mese di luglio.
Il 2° Mountain Tour ha il patrocinio del Gruppo ”Amici della Montagna” del Parlamento e dell’Osservatorio Parlamentare del Turismo.

Tre anni fa, nel 2002, il COBAT ha festeggiato il suo 10° compleanno con un’importante missione, richiesta dal Comitato dell’ONU per l’Anno Internazionale delle Montagne: recuperare e riciclare gli accumulatori esausti della Piramide del CNR, il laboratorio-osservatorio più alto del mondo situato in Himalaya a 5.050 m.

Così ricorda la spedizione, di alto valore simbolico sotto il duplice profilo etico e ambientale, il Presidente del COBAT, l’ing. Giancarlo Morandi, che guidò personalmente la spedizione, essendo anche un esperto alpinista: “Furono giorni di intenso lavoro - dallo svuotamento delle batterie all’allestimento degli imballi, lavori facili in qualsiasi ambiente ma non a 5000 metri dove il freddo intenso e il vento non lasciano tregua. Oggi il nostro Consorzio - spiega il Presidente del COBAT - ha raggiunto risultati che ci hanno posto all’attenzione internazionale come modello da seguire per il corretto smaltimento di rifiuti pericolosi, ma il COBAT si distingue anche per l’ampiezza del suo raggio d’azione e per le numerose iniziative rivolte alla salvaguardia dell’ambiente”.


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Dott. Andrea Pietrarota - Ufficio Stampa e Relazioni Pubbliche COBAT
Hill & Knowlton Gaia
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